|
 |
|
|
|
 |
PER MEDICI E ODONTOIATRI |
|
 |
CERCA
UNA PAROLA DI ODONTOIATRIA |
|
|
Con l'eruzione dei primi dentini di latte gli stimoli propriocettivi creati dal contatto della
lingua con i denti determinano modifiche di posizione. Piano piano la lingua
si ritira ed entra all'interno delle arcate dentarie. Nel neonato edentulo
pertanto la lingua occupa uno spazio maggiore nel cavo orale, con l'eruzione
dei denti, in virtù di stimoli pressori e di contatto, si contrae trasversalmente e
si tira in dietro, accomodandosi con la punta sul palato, dietro gli incisivi,
e con le sue parti laterali all'interno dell'arco dentale superiore. Questo
naturale passaggio adattativo può
non compiersi se si producono interferenze. "ABITUDINI VIZIATE" come il succhiamento del dito,
l'allattamento al biberon, il persistente uso del succhiotto, la
respirazione orale, il succhiamento della lingua lo possono ostacolare. I sintomi della
deglutizione atipica sono: - postura della lingua avanzata - spinta
linguale in deglutizione - contrazione dei muscoli periorali - spesso
eccessiva attività del muscolo buccinatore Il muscolo mentale e
l'orbicolare si attivano quando la deglutizione atipica avviene con contatto
dentale. Quando il bambino nel corso della deglutizione non mette in
contatto i denti si contrae il muscolo buccinatore per bloccare la mandibola. La
lingua può assumere una posizione anomala come fatto primario, come
conseguenza cioè di una deglutizione infantile mantenuta o di abitudini anormali,
ma può anche farlo in maniera secondaria, per adattamento a modelli morfologici
dento-scheletrici sfavorevoli. La terapia rieducativa, miofunzionale, della
deglutizione atipica è giustificata ed indicata quando c'è ragione di
ritenere che il ruolo della malfunzione linguale sia primario o che
comunque esso
sia
di ostacolo per la correzione della malocclusione.
Molte
malocclusioni dipendono, o altrimenti sono accompagnate, da alterazioni dei modelli funzionali
normali della muscolatura periorale.
Atteggiamenti succhianti
e a bocca aperta cambiano le normali attività pressorie intra ed extraorali, influendo
sulla morfologia del sistema dentale e sullo scheletro
dei mascellari in formazione. Tali atteggiamenti sottendono spesso
alterazioni della dinamica deglutitoria e respiratoria.
Deglutizione infantile La lingua che si interpone tra le arcate dentarie alla ricerca del contatto labiale
e di quello delle guance, come accade nella normale
dinamica deglutitoria neonatale che se permane costituisce un vizio di funzione,
può impedire ai denti di erompere e di stabilire normali rapporti d'occlusione
e ostacola la crescita scheletrica verticale dei mascellari.
Respirazione orale
La respirazione che si effettua per via orale, anziché nasale, può anch'essa
favorire lo sviluppo di anomalie dento-scheletriche, a causa, tra l'altro, del posizionamento
basso della lingua che accompagna tale modello funzionale respiratorio.
La lingua cessa, inoltre, di esercitare la sua azione di stimolo sulla
crescita espansiva della mascella superiore.
Influenza reciproca di forma e
funzione Una volta
provocata la deformazione dento-scheletrica è essa stessa a fornire l'ambiente
capace di mantenere atteggiamenti disfunzionali a bocca aperta e succhianti. Si viene
così ad instaurare un circolo vizioso in cui forma delle
arcate e funzione neuromuscolare s'influenzano reciprocamente.
Qualora ciò accada
dovremo, al contempo, modificare la forma alterata ed educare il paziente
alla correzione delle disfunzioni muscolari. Ci sono due parole d'ordine da consegnare al
paziente
per fargli comprendere ciò che deve fare:
1. Tenere la bocca chiusa - mantenere cioè il sigillo labiale
2. Non succhiare - ripristinare la corretta deglutizione e eliminare l'iperattività della muscolatura periorale.
Dopodichè dovremo aiutarlo a conseguire tali obiettivi con istruzioni, consigli e prescrizioni.
Il ripristino del normale sigillo labiale e di una corretta dinamica deglutitoria, con
cessazione dell'iperattività della
muscolatura periorale, deve essere parte degli obiettivi della terapia ortodontica.
La terapia correttiva della deglutizione atipica
si basa sul principio che tutte le posture
che precedono l'avvio dell'atto riflesso deglutitorio possono entrare
sotto il controllo della volontà. La sua dinamica
corretta può così essere appresa e perfezionata, e poi
trasferita ad atto involontario.
Le fasi correttive sono due:
Prima fase - Apprendimento della corretta dinamica deglutitoria.
Seconda fase - Trasferimento della dinamica appresa ad atto involontario.

|
|